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Usucapione immobiliare: cos'è, requisiti e termini


Cos'è l'usucapione di una casa?


L’usucapione è un istituto giuridico di origine romana che permette di acquisire la proprietà di un bene immobile – come una casa o un terreno – in virtù del suo possesso prolungato nel tempo, anche in assenza di un titolo legale come un atto di compravendita o una donazione. In termini pratici, significa che se utilizzi un immobile in maniera continuativa e senza contestazioni da parte del titolare potresti diventarne il legittimo proprietario dopo un certo numero di anni.


La ratio dell'usucapione è quella di evitare che i beni immobili restino abbandonati o inutilizzati e di dare certezza ai rapporti giuridici. Se un proprietario non si prende cura del proprio bene per un periodo di tempo molto lungo, la legge ritiene più giusto attribuirne la titolarità a chi, invece, lo ha posseduto in modo continuo, visibile e come se fosse il proprietario. In questo modo si premia chi utilizza e valorizza un immobile, mentre si sanziona la totale inerzia del titolare originario.


usucapione immobiliare


Quali sono i requisiti per acquistare un immobile per usucapione?


Dai un'occhiata alla seguente tabella per conoscere i principali requisiti che dovrai possedere se intendi acquisire la proprietà di un immobile per usucapione.


REQUISITIDESCRIZIONE
Possesso effettivoL’immobile deve essere utilizzato e gestito concretamente dall’usucapiente
Possesso pubblicoIl possesso deve essere visibile, non clandestino né occulto
Possesso esclusivoL’immobile non deve essere condiviso con il proprietario né con terzi
Possesso pacificoIl bene non deve essere stato ottenuto con violenza o dolo
Possesso continuo e ininterrottoL’uso deve essere costante e senza interruzioni per tutta la durata richiesta


Quali sono i termini dell'usucapione ordinaria e abbreviata?


È necessario innanzitutto distinguere tra:


  • Usucapione ordinaria;
  • Usucapione abbreviata.


La forma più comune di usucapione è quella ordinaria. Richiede il possesso continuo, pacifico e ininterrotto dell'immobile per 20 anni. Non è necessario che il possesso sia stato acquistato in buona fede o che vi sia un titolo, basta che il soggetto si comporti come proprietario e mantenga il possesso per l’intero periodo previsto dalla legge.


Si applica quando chi possiede l’immobile lo ha fatto in buona fede, convinto cioè di essere il legittimo proprietario, e dispone di un titolo idoneo ma inefficace (ad esempio un contratto di compravendita nullo o non trascritto correttamente). In questo caso, il termine per usucapire è ridotto a 10 anni, purché il possesso sia stato sempre continuo e non contestato.


TIPOLOGIADURATA DEL POSSESSOCONDIZIONI
Usucapione ordinaria20 anniPossesso continuo, pacifico e ininterrotto, senza titolo né buona fede
Usucapione abbreviata10 anniPossesso con titolo astrattamente valido (es. contratto nullo) e buona fede dell’acquirente


Come si avvia la procedura di usucapione?


Per far valere il tuo diritto all’usucapione non è sufficiente dimostrare di aver posseduto l’immobile per il tempo richiesto dalla legge: è infatti necessario avviare una procedura legale. Dovrai innanzitutto rivolgerti a un avvocato che dovrà redigere l’atto di citazione da notificare al proprietario ufficiale del bene. Se quest’ultimo vive all’estero o risulta irreperibile, la legge consente di procedere tramite notifiche internazionali o specifiche forme di notifica per soggetti non rintracciabili.


La citazione viene poi trascritta nei registri immobiliari, così che eventuali acquirenti futuri del bene sappiano dell’esistenza della causa e l’usucapione possa essere fatta valere anche nei loro confronti.


Il procedimento prevede una fase di mediazione obbligatoria, durante la quale le parti possono raggiungere un accordo senza arrivare a un processo vero e proprio. In caso di intesa, l’accordo deve essere formalizzato davanti a un notaio e accompagnato dalle verifiche catastali e urbanistiche necessarie.


Se invece la mediazione non ha esito positivo, si procede con una causa civile davanti al tribunale. In tal caso, un giudice sarà chiamato a verificare l’esistenza dei requisiti e a dichiarare, con sentenza, l’acquisto della proprietà per usucapione.


Quali documenti sono necessari per l'usucapione di un immobile?


La prova dell’usucapione si fonda sia su testimonianze, sia su documenti che dimostrino l’utilizzo costante dell’immobile. Tra i più comuni:


  • Ricevute di pagamento di tasse e imposte;
  • Bollette di utenze domestiche;
  • Contratti di manutenzione o ristrutturazione;
  • Fotografie o altri elementi che dimostrino l’uso prolungato e continuativo.


Come dimostrare l'usucapione di un immobile?


Oltre ai documenti, sono fondamentali i testimoni, ad esempio vicini o conoscenti, che possano confermare in tribunale che l’usucapiente ha utilizzato l’immobile ininterrottamente come fosse il proprietario.


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Domande frequenti sull'usucapione immobiliare


Come fare usucapione senza notaio?


In Italia l’usucapione può essere riconosciuta senza l’intervento del notaio, ma solo attraverso una sentenza del tribunale. Ciò vale soprattutto nei casi di usucapione ordinaria, in cui il possesso prolungato e continuato dell’immobile deve essere accertato da un giudice. Una volta ottenuta la sentenza favorevole, questa viene trascritta nei registri immobiliari e permette al soggetto che ha usucapito di diventare proprietario a tutti gli effetti, senza bisogno di un atto notarile.


Che differenza c'è tra usufrutto e usucapione?


L’usufrutto è un diritto reale che consente di utilizzare un bene di proprietà altrui, senza diventarne proprietari. L’usucapione, invece, trasferisce la proprietà del bene.


Quanto dura e quanto costa una causa per usucapione?


La procedura di usucapione può avere tempi e costi variabili, che dipendono sia dalla complessità del caso sia dal valore dell’immobile. Sul piano dei tempi, la legge prevede una fase iniziale di mediazione obbligatoria: se le parti raggiungono un accordo in questa sede, la procedura può chiudersi in pochi mesi con un atto notarile.


Se invece si arriva a una causa civile, i tempi si allungano notevolmente. Solo il primo grado di giudizio richiede in media circa 3 anni ma possono servire tempi maggiori se sono necessari testimoni o se sorgono problemi di notifica. Inoltre, non bisogna dimenticare che la sentenza può essere impugnata in Appello e, successivamente, in Cassazione, con un inevitabile prolungamento delle tempistiche complessive.


Per quanto riguarda i costi, il primo onere è rappresentato dal contributo unificato, cioè la tassa per avviare il procedimento giudiziario, che viene calcolata in base al valore dell’immobile e rientra in precisi scaglioni. A ciò si aggiungono:


  • Spese legali, che dipendono dalla complessità della causa e dal compenso del professionista incaricato;
  • Imposta di registro da versare al momento della sentenza, spesso molto elevata;
  • Imposte ipotecarie e catastali, necessarie per la trascrizione dell’acquisto nei registri immobiliari.


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