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Cosa rilascia il notaio dopo il rogito?

Come è facile immaginare, dopo aver stipulato un atto notarile di compravendita sono diversi gli adempimenti che potrebbe essere necessario effettuare, soprattutto da parte dell'acquirente. Ci riferiamo, ad esempio, alla voltura delle utenze, al cambio di residenza, alla voltura della tassa sui rifiuti. In tal senso, quali documenti rilascia il notaio per far sì che il nuovo proprietario dell'immobile possa provvedere a completare tali adempimenti? In questo articolo andremo a descrivere nel dettaglio le richieste che possono essere effettuate al notaio dopo l'atto.


cosa rilascia il notaio dopo il rogito


Certificato di avvenuta stipula


Il giorno stesso dell'atto, subito dopo la firma, il notaio potrebbe rilasciare il cosiddetto certificato di avvenuta stipula. Si tratta di un documento attraverso il quale il notaio dichiara che presso il proprio studio quel giorno è stato stipulato un atto notarile di compravendita.


All'interno del certificato sono riportati gli estremi di venditore e acquirente (nome, cognome, codice fiscale, data e luogo di nascita, domicilio), l'indirizzo dell'immobile oggetto di compravendita, unitamente ai dati catastali (sezione, foglio, particella, subalterno, categoria catastale, classe, consistenza, rendita catastale e superficie catastale. Le stesse tipologie di dati vanno, di fatto, indicate anche nel caso in cui la compravendita coinvolga anche delle pertinenze (box, garage, cantine, sottotetti etc.). Infine, all'interno del certificato di avvenuta stipula è riportato il prezzo dell'immobile nonché le modalità di pagamento.


Attenzione, il notaio potrebbe non rilasciare automaticamente questo documento. Di conseguenza, qualora tu ritenga di averne bisogno, è preferibile che tu possa farne richiesta il giorno stesso dell'atto o magari mettere al corrente il notaio già nei giorni che precedono l'atto.


A cosa serve il certificato di avvenuta stipula?


Il certificato di avvenuta stipula è un documento che potrebbe essere utilizzato in tutti quei casi in cui acquirente o venditore si trovino a dover dimostrare, pur senza essere in possesso dell'atto, di aver acquistato o venduto uno specifico immobile. Per quanto concerne la voltura delle utenze, in genere è sufficiente un'autocertificazione da parte del nuovo proprietario. Infatti, quando si presenta una domanda di voltura, l'utente è tenuto a specificare il titolo che legittima l'impiego di quell'immobile.


Ovviamente, i documenti da presentare potrebbero variare in base al fornitore del servizio ma ribadiamo che, nella maggior parte dei casi, non è necessario allegare l'atto. L'utente potrebbe far presente di essere in possesso del certificato di avvenuta stipula, allegandolo eventualmente alla richiesta.


Un discorso simile può essere fatto anche per il cambio di residenza e la voltura della Tari. Si tratta di servizi che vengono gestiti a livello comunale. Il nostro consiglio è di procurarsi la modulistica necessaria, così da comprendere se tra i documenti da allegare risulti presente anche la copia dell'atto. Prima di inviare le domande, potrebbe essere utile presentarsi di persona presso gli sportelli comunali di competenza (ufficio anagrafe e sportello tributi) e descrivere la situazione, magari muniti del certificato di avvenuta stipula. Sarà, poi, il personale addetto a fornire tutte le risposte del caso. 


Perché non è possibile avere subito la copia dell'atto?


Il notaio non può rilasciare immediatamente una copia dell'atto notarile, in quanto ci sono alcuni adempimenti che il pubblico ufficiale deve effettuare e per i quali ha bisogno di un po' di tempo. Il più importante è sicuramente la trascrizione dell'atto presso la Conservatoria dei Registri Immobiliari. Per ovviare a questo adempimento il notaio ha 30 giorni di tempo a partire dalla data della stipula. Se il notaio è particolarmente veloce potrebbe riuscire a perfezionare tale passaggio anche entro 15-20 giorni dalla stipula.


Potresti, magari, fare un tentativo di contattare lo studio notarile dopo che siano trascorse circa due settimane dall'atto. Nel momento in cui il notaio ti darà il via libera, generalmente avrai due possibilità:


  • Presentarti di persona presso lo studio notarile e ritirare una copia conforme dell'atto;
  • Richiedere la copia dell'atto via e-mail.


Nel momento in cui avrai a disposizione l'atto, ti consigliamo di custodirlo attentamente, magari anche in formato digitale. Questo documento ti sarà molto utile per diverse operazioni legate all'immobile e anche in caso di una futura vendita dello stesso.


In ogni caso, procurarsi una copia dell'atto presso lo studio notarile può essere una mossa intelligente anche per un'altra ragione. Se, ad esempio, il notaio che si è occupato dell'atto è prossimo alla pensione, potresti poi avere difficoltà ad accedere a questo documento che, tra l'altro, lo studio notarile fornisce gratuitamente. In caso di indisponibilità del notaio, dovresti poi presentare una richiesta all'Archivio Notarile competente, pagando i dovuti diritti.


Un altro importante passaggio è la registrazione dell'atto presso l'Agenzia delle Entrate. Questo adempimento è fondamentale perché certifica che il nuovo proprietario ha provveduto al pagamento delle imposte associate all'immobile acquistato. In tal senso, ti consigliamo di provvedere quanto prima al pagamento dell'onorario pattuito con il notaio. In alcuni casi, infatti, può capitare che il notaio conceda all'acquirente la possibilità di effettuare il bonifico anche in separata sede rispetto al momento in cui viene sottoscritto l'atto.


Ciò che conta, però, è dare prova al notaio dell'avvenuto pagamento quanto prima. Infatti, il nostro ordinamento prevede che siano i notai a riscuotere le tasse per conto dello Stato per poi versarle allo Stato stesso a seguito della registrazione dell'atto presso l'Agenzia delle Entrate. Per ovvie ragioni, il notaio tenderà a registrare l'atto all'Agenzia delle Entrate nel momento in cui avrà la certezza di aver ricevuto il pagamento da parte dell'acquirente. Pertanto, ti consigliamo di effettuare quanto prima il versamento dell'onorario notarile, utilizzando il metodo di pagamento (solitamente bonifico bancario) indicato dal notaio stesso.

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