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Condizione testamentaria: è possibile inserire condizioni nel testamento?

Il testamento è uno strumento attraverso il quale il testatore può dare disposizioni su come andrà gestito il proprio patrimonio dopo la sua morte. La legge offre diverse possibilità a chi decide di fare testamento, in quanto si cerca di tutelare il più possibile il testatore. Allo stesso modo, però, bisognerà tenere conto anche dei limiti che lo stesso ordinamento impone. Infatti, il testatore può disporre in maniera libera soltanto di una parte del patrimonio, cioè di quella che giuridicamente viene definita quota disponibile. Ciò in quanto esistono le cosiddette quote di legittima, cioè le quote che di diritto spettano ai legittimi eredi del testatore.


Come anticipato poc'anzi, però, ci sono comunque dei margini di manovra garantiti al testatore che può, ad esempio, inserire nel testamento una condizione testamentaria. In questo articolo andremo a spiegare cosa s'intende per condizione testamentaria e in che modo è possibile inserire una o più condizioni valide all'interno del testamento.


condizione testamentaria


Cos'è una condizione testamentaria?


La condizione testamentaria consente a chi fa testamento di limitare una disposizione testamentaria. Ad esempio, il testatore potrebbe assicurare determinati benefici ad uno o più eredi al verificarsi di una specifica condizione. Il testatore può stabilire, quindi, che la disposizione contenuta nel testamento possa applicarsi solo se un determinato evento si verificherà o non si verificherà.


Tipologie di condizioni testamentarie


Esistono diverse tipologie di condizioni testamentarie. Cominciamo, innanzitutto, col descrivere la differenza tra condizioni testamentarie sospensive e risolutive. Una condizione testamentaria è sospensiva quando l'efficacia di una disposizione testamentaria è condizionata al verificarsi di uno o più eventi ben precisi. La disposizione non sortisce alcun effetto se l'evento non si verifica. Facciamo un esempio. Antonio decide di lasciare la casa in eredità a suo nipote Giovanni, a condizione che quest'ultimo completi il percorso di studi intrapreso e consegua la laurea. Dunque, Giovanni potrà entrare in possesso del bene solo dopo essersi laureato.


La condizione sospensiva è, invece, per certi versi opposta a quella risolutiva. In questo caso, infatti, la disposizione testamentaria non produce più effetti a partire dal momento in cui un determinato evento si verificherà. Anche in questo caso è utile fare un esempio. Paolo decide di lasciare un terreno a sua nipote Michela, la quale dovrà prendersene cura e coltivarlo. In questo caso, Michela ottiene sin da subito la proprietà del terreno ma potrebbe perderla se non vorrà o non sarà in grado di provvedere alla manutenzione e alla gestione dello stesso.


È necessario parlare anche delle condizioni illecite. Una condizione testamentaria non è valida se finalizzata a ottenere un risultato non lecito. Un esempio chiarirà meglio la questione. Poniamo il caso che il Signor Giovanni, narcotrafficante, decida di nominare come erede il suo uomo di fiducia Filippo, ma solo che quest'ultimo porti avanti l'attività criminosa. In un caso del genere, la legge non può che reputare nulla la condizione apposta alla disposizione testamentaria. 


Ci sono anche condizioni testamentarie impossibili. In circostanze del genere, la disposizione è da ritenere nulla. Poniamo che Marco disponga che Giorgio diventi suo erede a condizione che gli asini volino. Trattandosi di una condizione impossibile, la stessa è considerata non apposta. Vale la pena specificare che il fatto che una disposizione testamentaria possa essere giudicata nulla non pregiudica la validità del resto del testamento. Sulla falsa riga delle condizioni testamentarie impossibili rientrano anche quelle incomprensibili o assurde.


L'importanza dell'esecutore testamentario


Qualora si abbia intenzione di inserire delle condizioni all'interno del testamento, sarebbe opportuno farsi guidare e assistere da un professionista. Se conosci, almeno a livello teorico, la disciplina testamentaria saprai bene che ci sono diverse tipologie di testamenti, da quello olografo al testamento pubblico, passando anche per il testamento segreto. Il testamento pubblico è senza dubbio il più vantaggioso, in quanto viene redatto dal notaio.


Chiaramente, il notaio dovrà comunque redigere il testamento seguendo le indicazioni del testatore. È indubbio, però, che il notaio si preoccuperà di offrire una vera e propria consulenza notarile. In questo modo, infatti, il testatore potrà essere messo al corrente circa le soluzioni che è possibile adoperare affinché il testamento rispecchi le sue volontà e, al tempo stesso, non sia impugnabile da nessun erede. Il testamento olografo così come quello segreto rappresentano una buona alternativa, sebbene senza dubbio più rischiosa sotto vari punti di vista.


Nel caso in cui si abbia intenzione di inserire una condizione testamentaria, potrebbe però rivelarsi fondamentale la figura dell'esecutore testamentario. Si tratta di un soggetto che il testatore stesso può nominare e che avrà il compito di fare in modo che vengano eseguite alla lettera le disposizioni testamentarie. Questo incarico può essere affidato a chiunque ma potrebbe essere più conveniente rivolgersi ad un professionista. Infatti, un soggetto che conosce molto bene l'ambito testamentario sarà senza dubbio in grado di agire affinché possano applicarsi le condizioni testamentarie.


Uno dei compiti dell'esecutore testamentario sarà proprio quello di accertarsi che la condizione inserita nel testamento sia stata soddisfatta o meno. Grazie all'esecutore, dunque, potrebbe essere più facile evitare problematiche o contenziosi tra gli eredi e, allo stesso tempo, attuare le volontà del testatore.


Come scrivere una condizione testamentaria?


Per scrivere una condizione testamentaria nel modo corretto è fondamentale seguire alcune regole di base, potenzialmente validi anche se non si conosce alla perfezione la disciplina testamentaria. Abbiamo, infatti, visto come vadano assolutamente evitate disposizioni che prevedono condizioni impossibili, assurde o illecite. In generale, è molto importante scrivere con chiarezza la disposizione che prevede una condizione. L'obiettivo deve essere quello di evitare che la condizione possa essere soggetta a dubbi o interpretazioni.


Sarebbe, ad esempio, assurda e priva di validità una condizione che imponga ad un erede di sposare una determinata persona, abbracciare una specifica fede religiosa, iscriversi ad uno specifico partito politico. La condizione non deve, dunque, rappresentare un limite rispetto alle libertà fondamentali dell'individuo, le quali vanno sempre e comunque salvaguardate.

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