Nell'ambito delle successioni la rinuncia all'eredità rappresenta senza dubbio un atto giuridico molto importante, un argomento che il nostro ordinamento giuridico affronta in maniera specifica dall'articolo 519 fino all'articolo 527 del Codice Civile. Proprio per la grande rilevanza che essa assume, la rinuncia deve essere comunicata in via formale, nel rispetto delle indicazioni fornite dalla legge. In caso di inosservanza di tali disposizioni, la rinuncia non sarà considerata valida.
Si può rinunciare all'eredità in due modi: attraverso una dichiarazione resa presso un notaio o, in alternativa, presso la Cancelleria del Tribunale del luogo in cui si è aperta la successione. In quest'ultimo caso, tale dichiarazione dovrà poi essere inserita nel Registro delle Successioni, in maniera tale che anche soggetti terzi possano venirne a conoscenza.
In questo articolo ci concentreremo principalmente sulla procedura da seguire in caso di rinuncia all'eredità tramite Tribunale. Se, invece, vuoi rivolgerti ad un notaio puoi inviare una richiesta di preventivo su Prezzinotaio.it. Ti aiuteremo ad individuare un professionista nella tua città in modo veloce e gratuitamente.
Il Tribunale competente ti chiederà di esibire alcuni documenti affinché la procedura di rinuncia all'eredità possa essere considerata valida. Ecco i più importanti:
Il certificato di morte e il certificato di ultima residenza in vita del defunto possono, in genere, essere prodotti anche tramite dichiarazione sostitutiva. Soprattutto il certificato di ultima residenza è un documento molto importante proprio perché permette di essere certi che il Tribunale interpellato sia effettivamente quello competente per la gestione della richiesta.
Se la rinuncia all'eredità coinvolge minorenni, persone dichiarate interdette o inabilitate è necessario trasmettere presso la Cancelleria del Tribunale anche la copia autentica dell'autorizzazione del Giudice Tutelare.
Qualora siano più eredi a voler rinunciare all'eredità, i documenti possono essere presentati anche da un solo erede. È, però, fondamentale che, nel momento in cui si procederà con la firma dell'atto di rinuncia, siano presenti tutti coloro che intendano rifiutare l'eredità. Qualora ciò non fosse possibile, uno dei rinuncianti potrebbe conferire all'altro apposita procura notarile.
La rinuncia all'eredità, indipendentemente dal fatto che venga effettuata tramite Tribunale o notaio, comporta delle spese che il rinunciante dovrà sostenere. In primo luogo, bisognerà farsi carico dei diritti di bollo pari a 32 € (due marche da bollo da 16 €). Le marche da bollo possono essere acquistate presso gli esercizi commerciali convenzionati ma, in alcuni casi, tramite la piattaforma PagoPA, è possibile eseguire il pagamento direttamente online.
Occhio anche ai diritti per il ritiro della copia dell'atto. In questo caso, bisognerà acquistare due marche da bollo da 16 € ai fini dell'accesso alla copia degli atti giudiziari nonché effettuare un pagamento di 11,80 € per i diritti di cancelleria. Anche quest'ultimo pagamento può essere effettuato online, sempre attraverso il sistema PagoPA.
Infine, dopo aver sottoscritto il verbale di rinuncia all'eredità, il rinunciante dovrà sostenere il pagamento dell'imposta di registro, per una cifra pari a 200 €. Anche in tal caso esistono varie opzioni per il pagamento. Il modello F24 per l'imposta di registro può essere scaricato gratuitamente dal portale online dell'Agenzia delle Entrate.
L'iter potrebbe leggermente variare a seconda del Tribunale di riferimento. In linea generale, conviene sempre acquisire informazioni in via preventiva tramite il sito web del Tribunale oppure presentandosi direttamente presso la sede del Palazzo di Giustizia competente. Alcuni Tribunali potrebbero, ad esempio, chiedere l'invio della documentazione tramite e-mail ma, in ogni caso, è probabile che i documenti dovranno comunque essere consegnati a mano il giorno in cui verrà redatto l'atto di rinuncia.
Nel caso in cui siano coinvolti dei minori e sia necessario chiedere l'autorizzazione del Giudice Tutelare la procedura cambia leggermente. Bisogna, infatti, presentare un ricorso che andrà depositato, su appuntamento, presso la cancelleria del Giudice Tutelare. In seguito alla redazione dell'atto, la Cancelleria fornirà alle parti indicazioni su come procedere al pagamento dell'imposta di registro di 200 €.
È importante effettuare la rinuncia all'eredità nel rispetto dei termini di prescrizione stabiliti dalla normativa vigente. Nello specifico, se l'erede che intende rinunciare è in possesso dei beni ereditari la domanda di rinuncia andrà trasmessa entro tre mesi dal decesso del soggetto della cui eredità si parla. In caso contrario, ci sono dieci anni di tempo prima che il diritto alla rinuncia cada in prescrizione.
È consigliabile che gli eredi che intendano rinunciare all'eredità agiscano prima che la stessa venga suddivisa o, comunque, prima che venga trasmessa all'Agenzia delle Entrate la dichiarazione di successione. Allo stesso modo, è fondamentale che, in sede di presentazione della domanda di rinuncia, il rinunciante o i rinuncianti non abbiano venduto o donato beni appartenenti al defunto.
Per ulteriori dettagli su questo argomento ti suggeriamo di leggere anche i seguenti articoli:
CONTATTI
Fatti richiamare
Inserisci il tuo numero, ti richiameremo entro 4 ore lavorative:
Compila il Form: