Per eredità s'intende tutto ciò che il defunto lascia agli eredi al momento della sua morte. A questo punto, viene naturale chiedersi se l'erede sia obbligato ad accettare l'eredità e se questa accettazione avvenga in forma automatica o meno. Specifichiamo sin da subito che il nostro ordinamento lascia libera scelta ai cosiddetti chiamati all'eredità. Questo vuol dire che il chiamato all'eredità può scegliere se accettare o rifiutare l'eredità.
Chiaramente, la decisione sarà inevitabilmente condizionata da un'attenta analisi del patrimonio del defunto. Non bisogna mai dimenticare che il defunto potrebbe lasciare non soltanto beni ma anche debiti. Nel caso in cui il valore dei debiti fosse superiore a quello dei beni potrebbe essere saggia la decisione di rinunciare all'eredità. In tutti gli altri casi potrebbe essere opportuno accettare l'eredità, eventualmente anche con beneficio d'inventario.
A questo punto, diventa opportuno analizzare nel dettaglio qual è la procedura da seguire per accettare un'eredità, così da comprendere se e cosa debba fare l'erede in tal senso.
L'accettazione dell'eredità è un atto unilaterale, irrevocabile e personale che il soggetto compie affinché possa subentrare nei diritti patrimoniali e non patrimoniali del defunto.
Per unilateralità dell'accettazione s'intende il fatto che essa dipende esclusivamente dalla volontà dell'erede e non richiede il consenso di altre persone, come ad esempio altri eredi o creditori. In sostanza, l'erede può accettare l'eredità in modo autonomo, senza che sia necessaria l'approvazione di soggetti terzi.
Abbiamo, inoltre, definito l'accettazione un atto irrevocabile. La spiegazione è molto semplice: chi accetta l'eredità non può più cambiare idea. Al contrario, chi rifiuta l'eredità potrebbe avere la possibilità di revocare la rinuncia, a patto che il chiamato all'eredità successivo non l'abbia già accettata e a condizione che non siano trascorsi 10 anni dall'apertura della successione o tre mesi (nel caso in cui l'erede sia già entrato in possesso dei beni ereditari).
Infine, abbiamo specificato che l'accettazione dell'eredità è personale. Questo significa che ogni singolo erede deve provvedere eventualmente ad accettare l'eredità e non può in alcun modo delegare tale adempimento ad un soggetto terzo.
È possibile distinguere tra due tipologie di accettazione dell'eredità:
L'accettazione dell'eredità semplice si ha quando il soggetto subentra in tutti i rapporti giuridici del defunto, sia attivi che passivi. In circostanze del genere, chi accetta l'eredità dovrà rispondere di eventuali debiti con tutto il proprio patrimonio, qualora il valore dei beni ereditari non sia sufficiente a coprire per intero la posizione debitoria.
L'accettazione dell'eredità con beneficio d'inventario, invece, prevede innanzitutto che venga redatto l'inventario del patrimonio del defunto, così da conoscere nel dettaglio la situazione patrimoniale e, dunque, sia crediti che debiti. A questo punto, l'erede può scegliere di rifiutare ugualmente l'eredità oppure accettarla. In caso di accettazione con beneficio d'inventario, l'erede risponderà dei debiti del defunto nel limite dei beni ricevuti in eredità, senza intaccare il proprio patrimonio personale.
La procedura da compiere nel caso in cui si intenda accettare l'eredità potrebbe variare in base alla modalità di accettazione scelta dall'erede. In caso di accettazione semplice, l'eredità può essere accettata sia in forma tacita che in forma espressa. In caso di accettazione con beneficio d'inventario, è ammessa soltanto la dichiarazione di accettazione espressa.
L'accettazione è tacita quando, pur non essendoci una dichiarazione o un atto di accettazione, il chiamato all'eredità si rende protagonista di alcuni comportamenti tali da consentire l'attribuzione dello status di erede.
L'accettazione dell'eredità in forma espressa può essere effettuata in due modi:
Nel primo caso, si parla di dichiarazione di accettazione dell'eredità che l'erede dovrà compiere alla presenza di un cancelliere del Tribunale territorialmente competente. In questa dichiarazione, ovviamente, l'erede dovrà specificare se l'eredità viene accettata nella modalità pura e semplice oppure col beneficio d'inventario. A questo punto, il cancelliere provvede a redigere un verbale e a registrare la dichiarazione nel registro delle successioni.
Nel secondo caso, invece, è più corretto parlare di un vero e proprio atto di accettazione dell'eredità. La procedura è sostanzialmente la stessa e anche in questo caso, dopo la redazione dell'atto di accettazione, sarà necessario il deposito dello stesso nel registro delle successioni.
Considerando le potenziali ripercussioni che una decisione del genere potrebbe avere sui chiamati all'eredità, il nostro ordinamento concede del tempo affinché l'erede possa valutare con attenzione la situazione patrimoniale del defunto e regolarsi di conseguenza. La legge stabilisce che l'eredità può essere accettata entro dieci anni dall'apertura della successione. Se, però, l'erede si trova già in possesso dei beni ereditari, il termine per l'accettazione si riduce a tre mesi.
Non ci sono costi da sostenere qualora l'accettazione dell'eredità avvenga in forma tacita. Nel caso in cui si scelga o sia necessario procedere con l'accettazione in forma espressa, bisognerà sostenere delle spese che possono variare a seconda che l'erede decida di rendere una dichiarazione presso la cancelleria del Tribunale o che si rivolga ad un notaio.
Se si sceglie la strada dell'atto pubblico notarile, bisognerà tenere conto dell'onorario del notaio e delle tasse da pagare allo Stato. Se, invece, si opterà per la dichiarazione di accettazione presso la cancelleria del Tribunale, bisognerà farsi carico della somma di 200 euro, da pagare per la registrazione nel registro delle successioni. A ciò bisognerà aggiungere due marche da bollo, di cui una dell'importo di 16 euro e un'altra dell'importo di 11,34 euro.
In alcuni casi, si avverte anche l'esigenza di ottenere una copia della dichiarazione di accettazione. In caso di copia normale, servono due marche da bollo di cui una da 16 euro e una da 11,34 euro. In caso di copia urgente, l'importo delle due marche da bollo è di 16 euro e di 33,50 euro.
L'accettazione dell'eredità in forma espressa comporta la necessità di fornire al notaio oppure al cancelliere del Tribunale alcuni importanti documenti, tra cui:
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