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Cambio sede legale: come effettuare la variazione?

Nell'atto costitutivo di una società deve necessariamente essere indicata una sede legale, cioè un luogo fisico in cui l'azienda ha il proprio quartier generale sotto il profilo amministrativo. Non sempre la sede legale corrisponde ad un luogo in cui effettivamente si svolgono le vicende e le attività aziendali. In ogni caso, bisogna prestare attenzione alle informazioni che, in tal senso, vengono indicate all'interno dell'atto costitutivo. La sede legale è, infatti, utilizzata come riferimento per l'identificazione del tribunale competente in caso di controversie e degli uffici della Camera di Commercio a cui andranno comunicate tutte le variazioni societarie.


Nella prassi, si è soliti distinguere tra sede legale e sede operativa ma questa distinzione non è ammessa secondo questi termini all'interno degli atti costitutivi delle società, nei quali si parla, al massimo, di sedi secondarie e unità locali. Si tratta, per giunta, di informazioni molto importanti anche per le Camere di Commercio. Non a caso, nelle visure camerali potrebbero essere indicate, se presenti, le sedi secondarie e le unità locali che fanno capo ad una società di persone oppure ad una società di capitali. Pensiamo, ad esempio, ad un'attività commerciale che abbia la sede legale presso un indirizzo diverso rispetto a quello del locale utilizzato per la vendita al pubblico di un servizio/prodotto.


In Italia vi è, spesso, l'abitudine di indicare come sede legale di una società quella in cui si trovano gli uffici del commercialista dell'azienda. Si tratta di una scelta, a ben vedere, logica e razionale, alla luce del fatto che i commercialisti sono coloro che si occupano anche delle questioni amministrative delle società. Nel corso degli anni, però, potrebbe sorgere l'esigenza, per svariati motivi, di modificare la sede legale di una società, magari perché è cambiato l'indirizzo dello studio in cui opera il commercialista. Qual è la procedura da seguire in questi casi? È quello che andremo a vedere all'interno di questo articolo.


cambio sede legale


Cambio sede legale società: cosa dice la legge al riguardo?


Negli ultimi anni, sono state introdotte alcune novità interessanti anche in tema di indicazione delle sedi legali delle società. Dal 1° gennaio del 2004 è entrato in vigore il decreto legislativo numero 6 del 2003 che coincide con una vera e propria riforma della disciplina in materia di società di capitali e cooperative. In base a questa riforma, non vige più l'obbligo di indicare all'interno dell'atto costitutivo di una società di capitali l'indirizzo e il numero civico in cui è ubicata la sede legale aziendale. È sufficiente riportare nell'atto costitutivo il nome del comune in cui sono istituite la sede legale ed eventuali sedi secondarie.


Viene naturale chiedersi in che modo questa modifica normativa impatti sulle procedure di variazione di una sede legale. In realtà, le conseguenze sono di grande portata. Se, infatti, la sede legale viene spostata sempre presso lo stesso comune non è necessario procedere con una modifica dello statuto. Non essendo più obbligatorio indicare indirizzo e numero civico di una società, il trasferimento della sede presso il medesimo comune non richiede, per intenderci, l'intervento di un notaio né tantomeno la delibera da parte dell'assemblea dei soci. Ciò in quanto non vi è l'esigenza di intervenire sull'atto costitutivo. Bisognerà, però, provvedere a presentare, presso il Registro delle Imprese, un'apposita dichiarazione contenente il nuovo indirizzo.


Al contrario, qualora la nuova sede vada spostata presso un comune differente, allora si tratta di una vera e propria modifica dello statuto. In questo caso, dunque, non si potrà fare a meno di contattare un notaio.


Potrebbe sorgere spontanea una domanda: come bisogna agire nel caso in cui vada cambiato l'indirizzo della sede legale, con spostamento sempre presso lo stesso comune, di un'azienda costituita prima dell'entrata in vigore del decreto legislativo numero 6 del 2003? In tal caso, la variazione coinciderebbe con una modifica dello statuto e potrebbe essere effettuata solo tramite atto pubblico notarile, a meno che la società non abbia provveduto in via preventiva, cioè prima del cambio sede, all'adeguamento statutario, eliminando l'indirizzo completo dallo statuto e lasciando solo il riferimento al comune in cui ha sede l'azienda.


Quanto costa cambiare la sede legale della società?


Il cambio della sede legale ha un costo variabile. Il fattore principale da considerare è il luogo in cui verrà spostata la residenza. Se il comune è lo stesso della residenza originaria allora si potrà fare a meno del notaio. Questo vuol dire che sarà l'organo amministrativo a farsi carico degli adempimenti burocratici. L'operazione, però, non è esente da costi. La società, infatti, dovrà farsi carico dell'imposta di bollo, per un importo pari a 65 euro, e dei diritti di segreteria, per un importo pari a 30 euro.


Al contrario, se la sede della società viene trasferita presso un altro comune allora i costi da sostenere saranno senz'altro più elevati. Infatti, in tal caso la società dovrà contattare un notaio e provvedere al pagamento dell'onorario del professionista. Non è possibile conoscere in anticipo il costo della parcella notarile, in quanto ogni notaio ha la facoltà di determinare il proprio compenso nel modo in cui ritiene più opportuno, tenendo comunque conto di alcuni fattori, come ad esempio la complessità del lavoro da svolgere.


Per avere un quadro più chiaro rispetto alle parcelle notarili, conviene chiedere un preventivo a più notai. A tal proposito, potresti utilizzare la nostra piattaforma Prezzinotaio.it. Ti basterà compilare un semplice modulo, indicando la tipologia di atto e la provincia in cui l'azienda ha la sede. Ti risponderemo nel giro di poche ore, offrendoti così la possibilità di ottenere uno o più preventivi di notai che operano nell'area di tuo interesse.


Oltre all'onorario, il trasferimento della sede sociale presso un altro comune comporta anche altre spese, tra cui l'imposta di registro, dell'importo di 200 euro, l'imposta di bollo, pari a 156 euro, la tassa di archivio, pari a 9 euro e i diritti di segreteria, pari a 90 euro. Considerando anche l'onorario del notaio, la variazione della sede legale avrà un costo complessivo compreso tra 1.000/1.400 euro.

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