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Diritto di Prelazione Immobiliare: cos'è e come funziona?


Cos'è il diritto di prelazione su un immobile?


Il diritto di prelazione immobiliare è una tutela riconosciuta a determinati soggetti che consente loro di essere preferiti rispetto ad altri potenziali acquirenti di un immobile. In pratica, chi ha questo diritto può acquistare la casa o il terreno alle stesse condizioni pattuite con un terzo compratore.


Esistono due tipi di prelazione:


  • Legale;
  • Volontaria.


PRELAZIONE LEGALEPRELAZIONE VOLONTARIA
Nasce direttamente dalla legge (es. inquilino, comproprietario, coltivatore diretto, Stato per immobili vincolati). Se non viene rispettata, il titolare non solo può chiedere i danni al venditore, ma può anche agire contro il terzo acquirente e ottenere il trasferimento della proprietà (azione di riscatto).Deriva da un contratto o da un accordo privato (es. un patto tra venditore e acquirente futuro). In questo caso, se non viene rispettata, il titolare della prelazione non può agire contro il terzo che ha acquistato in buona fede. Potrà solo chiedere un risarcimento danni al venditore che ha violato l’accordo.


diritto di prelazione immobiliare


Come funziona il diritto di prelazione su un immobile?


La procedura che si mette in atto in caso di prelazione legale è sostanzialmente questa:


  1. Il venditore deve notificare per iscritto al titolare della prelazione la volontà di vendere, indicando prezzo e condizioni;
  2. Il titolare della prelazione ha un periodo di tempo limitato (in genere da 30 a 60 giorni) per esercitare il diritto;
  3. Se accetta, l’immobile viene trasferito a lui; se rinuncia o non risponde, il venditore può procedere con altri acquirenti;
  4. Se il venditore non rispetta la prelazione, il titolare può agire in giudizio per annullare la vendita o subentrare al compratore alle stesse condizioni (azione di riscatto).


Chi può esercitare il diritto di prelazione su un immobile?


È il nostro ordinamento giuridico a specificare i casi in cui è necessario tenere conto del diritto di prelazione:


Chi ha dirittoDurata prelazione/Condizioni di applicazione
Inquilino (abitativo)30 giorni dalla notifica. Locatore vende alla scadenza del contratto; deve offrire l’immobile all’inquilino alle stesse condizioni pattuite con terzi.
Inquilino (commerciale)60 giorni dalla notifica. Attività con contatto diretto col pubblico; esclusa in caso di vendita in blocco o affitto superiore a €250.000 annui.
Coltivatore diretto o confinante30 giorni dalla notifica. Deve essere residente, iscritto come coltivatore diretto e gestire il fondo; tutela contro frammentazione dei terreni.
Co-erede/comproprietario2 mesi dalla comunicazione. Vendita della quota indivisa; gli altri coeredi/comproprietari hanno priorità.
Stato o enti pubblici (beni culturali)60 giorni dalla notifica. Immobili vincolati come bene storico, artistico o archeologico; il Ministero o la Regione possono esercitare la prelazione.


Cosa succede se non si rispetta il diritto di prelazione su un immobile?


Se il diritto di prelazione su un immobile non viene rispettato la vendita può essere annullata o il titolare della prelazione può esercitare l’azione di riscatto, cioè subentrare all’acquirente. Inoltre, il venditore potrebbe essere condannato a risarcire alla controparte i danni nonché al pagamento delle spese legali. Ecco le dinamiche che potrebbero verificarsi in caso di mancato rispetto della prelazione:


SituazioneChi può agire/Conseguenze legali
Vendita senza alcuna notificanquilino, coerede, coltivatore, ente pubblico. Azione di riscatto: il titolare subentra al compratore alle stesse condizioni
Notifica incompleta (mancano prezzo o condizioni)Beneficiario del diritto. Possibile annullamento o esercizio tardivo della prelazione
Notifica tardiva oltre i termini di leggeMinistero, Regione, inquilino. Prelazione esercitabile entro 180 giorni (beni culturali) o entro 6 mesi (inquilino)
Vendita a prezzo inferiore rispetto a quello notificatoInquilino, coltivatore, coerede. Beneficiario può agire per ottenere l’immobile al prezzo effettivo
Violazione accertata dal giudiceBeneficiario del diritto. Risoluzione del contratto, trasferimento coattivo dell’immobile e possibile risarcimento


Come si rinuncia al diritto di prelazione per l'acquisto di un immobile?


Il titolare può:


  • Rinunciare formalmente per iscritto;
  • Tacere oltre i termini previsti dalla legge: la mancata risposta equivale a rinuncia implicita.


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Domande frequenti sul diritto di prelazione immobiliare


Qual è il prezzo di prelazione per un immobile ad uso abitativo?


È lo stesso prezzo stabilito dal venditore con il potenziale acquirente. Non è possibile chiedere un prezzo diverso o più basso.


Quando prescrive il diritto di prelazione su un immobile?


Dipende dal caso:


  • Inquilini: 30 giorni dal ricevimento della proposta;
  • Co-eredi: 60 giorni;
  • Stato/enti pubblici: 60 giorni.


Decorsi questi termini, il diritto si considera prescritto.


Come si notifica il diritto di prelazione?


Serve una comunicazione scritta (lettera raccomandata o PEC) con indicazione chiara di:


  • Intenzione di vendere;
  • Prezzo richiesto;
  • Condizioni della vendita.


Senza questa notifica, la vendita è a rischio di annullamento.


Quanto tempo ha l’inquilino per esercitare la prelazione dopo la notifica?


Dopo che il proprietario ha notificato all’inquilino l’intenzione di vendere l’immobile (con indicazione del prezzo e delle condizioni di vendita), l’inquilino ha 60 giorni di tempo per esercitare il diritto di prelazione.


L’accettazione deve essere fatta per iscritto e comporta l’impegno a concludere l’acquisto alle stesse condizioni proposte dal proprietario. Se l’inquilino non risponde entro questo termine, il proprietario è libero di vendere l’immobile a terzi.


Quando un inquilino perde il diritto di prelazione?


Il diritto di prelazione non spetta sempre e ci sono diversi casi in cui l’inquilino non può esercitarlo, ad esempio:


  • Se il contratto di locazione è scaduto e non è più in corso al momento della vendita;
  • Se il locatore vende a un parente stretto (coniuge o parenti entro il secondo grado);
  • Se l’immobile non è ad uso abitativo, ma destinato a finalità diverse (salvo casi specifici di attività commerciali);
  • Se la vendita avviene all’interno di una procedura giudiziaria (ad esempio asta);
  • Se il proprietario intende donare l’immobile o permutarlo, perché la prelazione riguarda solo la compravendita.


Inoltre, l’inquilino perde il diritto se non rispetta i termini o le modalità di esercizio (ad esempio se non risponde nei 60 giorni o non è in grado di pagare alle condizioni pattuite).


Come posso vendere la mia casa con il diritto di prelazione?


Se l’immobile è soggetto a diritto di prelazione (ad esempio perché occupato da un inquilino, parte di un terreno agricolo o di una comproprietà), il venditore deve:


  • Notificare per iscritto al titolare della prelazione l’intenzione di vendere, indicando prezzo e condizioni;
  • Attendere il termine di legge (generalmente 30 o 60 giorni, a seconda del caso);
  • Procedere alla vendita.


Se il titolare esercita la prelazione, è quest'ultimo ad accaparrarsi il bene. In caso di rinuncia o di mancata risposta entro i termini, puoi vendere liberamente a terzi, alle medesime condizioni notificate al titolare del diritto.


Come posso far valere il diritto di prelazione?


Chi ha diritto alla prelazione deve:


  • Rispondere entro i termini di legge alla notifica ricevuta, dichiarando per iscritto la volontà di acquistare;
  • Concludere il contratto di compravendita entro i tempi concordati, rispettando tutte le condizioni proposte dal venditore;
  • Agire legalmente, se necessario: se la vendita è stata fatta a un terzo senza rispettare la prelazione, puoi rivolgerti al giudice per chiedere l’annullamento della vendita o subentrare al posto del terzo acquirente.


Come acquistare una casa se non ho il diritto di prelazione?


In primis, dovrai prestare attenzione a eventuali diritti di prelazione pendenti, altrimenti rischi di perdere l’immobile anche dopo l’acquisto. Le soluzioni più sicure sono:


  • Affidarsi a un notaio o avvocato per le verifiche preliminari (esistenza di locazioni, co-proprietari, vincoli agricoli o beni culturali);
  • Richiedere la rinuncia scritta alla prelazione da parte del soggetto titolare, così da essere tutelato in caso di contestazioni;
  • Attendere che scadano i termini previsti dalla legge per l'esercizio del diritto di prelazione.


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